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La Mia Libreria - Gennaio

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Come sempre eccomi qui, pronta a condividere i libri che ho letto in questo primo mese del 2021. È stato un mese pieno d'impegni sportivi, e nuovi progetti, quindi il tempo di sedersi nel divano a leggere è diminuito un pochino.

Ho letto due libri -invece che i soliti tre- diametralmente opposti tra loro, senza alcuna connessione, e uno di questi sono certa che finirà nella top 3 dei libri più belli che leggerò nel 2021.

Quindi lo metto per primo, anche se l'ho letto per secondo.



IMAGINE: REFLECTIONS ON PEACE

Premessa rapida: ho trovato questo libro per puro caso vagando in internet. Una fotografa reporter l'aveva pubblicato nel suo profilo Instagram e ho detto: cavolo, sto libro dev'essere na figata. E non mi sbagliavo.

Sarò un pochino più lunga in questa recensione, perché merita veramente delle riflessioni importanti. Per cominciare è un libro che documenta paesi che hanno visto -e alcuni ancora vedono- la guerra quotidianamente, ma soprattutto è raccontato da chi la guerra l'ha vissuta in primissima persona. Racchiude dialoghi con sopravvissuti, report di giornalisti, fotografie talmente incredibili che fanno venire la pelle d'oca.

Mentre leggevo, una parte di me s'è sentita ignorante: ignorante perché ignoravo davvero che in qualche parte del mondo potessero accadere simili massacri -aka: genocidi. L'altra parte di me, invece, s'è sentita grata di aver -finalmente- trovato un libro "storico-contemporaneo" che insegnasse qualcosa in modo così diretto.

Dalla Colombia al Libano, dalla Ruanda alla Bosnia ed Erzegovina, dalla Cambogia all'Irlanda del Nord. In un periodo presente difficile, dove ci bombardano di dati e ci spiattellano numeri in faccia ogni 2 minuti, a leggere questo libro l'oggi fa...un po' meno impressione.

Consiglio: purtroppo questo libro esiste -ad oggi- solo in lingua inglese. Se lo masticate, anche solo un po', compratelo. Costicchia, ma è fatto davvero bene. Rimarrà per sempre uno di quei libri che avrà un posto speciale nella vostra libreria.

Giudizio personale: non vorrei cadere nella banalità, e svelarvi tutto, quindi vi lascio con una citazione presa dalla prima pagina del libro:


"Finché celebreremo i guerriglieri più dei mediatori e finché insisteremo ferocemente sulle nostre differenze piuttosto che cercare umilmente le cose in comune, la PACE sarà sempre inquadrata in un contesto di guerra: la PACE sarà sempre vista come un'assenza di qualcosa piuttosto che come una presenza."


La domanda è: perché è così difficile instaurare la pace quando è così facile immaginarla?


RICORDATI DI BACH - Alice Capaldi


Questa è la storia di una ragazza che dopo un incidente stradale ha problemi permanenti alla mano sinistra. Legata alla musica da una storia familiare, decide -dopo aver trovato il vecchio violoncello del nonno- d'imparare a suonarlo. Il suo insegnante, un tipo decisamente strano...

Consiglio: niente degno di nota.

Giudizio personale: mi aspettavo un libro un po' diverso, e invece -purtroppo- solo alla fine ho scoperto che si trattava di una storia autobiografica. A saperlo prima avrei sicuramente dato un peso diverso a tutte le parole. Per questo fatico a dare un'opinione concreta. Nel dubbio, per come sono fatta io, resterò sempre dell'idea che tutte le storie "vere" meritano profondamente di essere lette e questa, in particolare, può insegnarci una cosa o due sulle parole dedizione, spirito di sacrifico e determinazione.


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