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La Mia Libreria - Aprile 2021

Nel Silenzio

Di molte

Parole.

Aprile per me è stato un mese strano, passato tra la quarantena e il cercare di ritornare a una forma fisica decente in vista dei play-off. È volato, un po' come tutti i mesi passati, e in questi tre libri che ho letto ho trovato una pace diversa.

Quindi, andiamo subito al dunque.

CIÒ CHE INFERNO NON È DI Alessandro D'Avenia


Racconta di Brancaccio, un paesino della provincia di Palermo, e della sua realtà difficile, gestita da chi il bene lo vuole solo se la gente resta, però, nell'ignoranza. Ma poi c'è Don Pino, coi suoi bambini; Federico, con i suoi libri; Lucia, con quella speranza coraggiosa. Una lotta impari guidata dall'Amore: l'Amore con la A maiuscola.

Consiglio: prendete un bel respiro, perché lo leggerete tutto d'un fiato.

Giudizio Personale: un libro bellissimo. Non avevo ancora letto un libro di D'Avenia, ma mi ha davvero lasciato senza parole. Scritto in maniera profonda, che tocca tutte le corde che deve toccare. Un romanzo che è realtà, che ti porta tra quei vicoli siciliani, ti fa sentire la paura ma sempre sperando per il meglio. Che forse il bene vince prima o poi, anche dove si fa più fatica a crederci. Un libro che è già finito nella categoria dei miei preferiti di sempre.


LA SCIENZA DELLO STORYTELLING di Will Storr


A leggere il titolo sembra un mattone di quelli che devi leggere per passare l'esame all'università. E forse in qualche modo rientra in questa categoria. Solo che poi lo leggi, e ti accorgi che ti apre la prospettiva di come ci vengono raccontate le storie -tutte le storie. Dietro ogni film, ogni serie-tv, ogni libro o articolo, c'è una scienza. Lo studio di come il cervello recepisce le emozioni, i racconti, le opinioni. Cosa vediamo e cosa sentiamo.

Consiglio: non siete interessati allo storytelling perché non v'interessa raccontare storie? Bè, forse sareste interessati però a capire come ce le raccontano. Perché a volte ce le raccontano bene.

Giudizio Personale: amo scrivere, e amo lo storytelling. Quindi per me questo libro è stato fondamentale per capire tante cose che non sapevo e che ignoravo. Will Storr è uno scrittore eccezionale, che è riuscito con questo libro a confermare le sue stesse tesi: se riesci a raccontare le cose nel modo giusto, in qualche modo ti arrivano, anche quando possono essere "pesanti come un mattone". La sua abilità di scrivere senza farti pesare neanche una pagina, è un qualcosa che ho trovato raramente in questo tipo di libri "scientifici".


QUELLO CHE NON TI DICONO di Mario Calabresi


Marta si avvicina a Mario, in una delle sue ultime apparizioni in pubblico prima di questo infinito lockdown, per chiedere aiuto: vuole ricostruire l'esistenza di suo padre, che non ha mai conosciuto. Carlo Saronio viene rapito nel 1975 da una banda armata di Potere Operaio, che otterrà i soldi del riscatto pur avendo già -segretamente e forse per sbaglio- ucciso il ragazzo all'ora ventisettenne.

Consiglio: è la storia del nostro Paese, dovrebbe in qualche modo interessarci a prescindere.

Giudizio Personale: questo libro per me ha una storia particolare. Ero in pullman quando iniziai a leggerlo, in trasferta con la squadra, e per la prima volta nella mia vita mi sono trovata a chiedere a Google più informazioni: tante cose che leggevo non riuscivo a collocarle, e così volevo dare loro un posto preciso. M'informai sul padre di Mario Calabresi, su chi l'avesse ucciso e come fosse morto. La cosa pazzesca è che tre ore dopo arrestarono -appunto- il colpevole, dopo tanti -tanti- anni. È una coincidenza che mi ha fatto vivere il libro in modo diverso. In modo coinvolto. I libri di Calabresi non deludono mai: ti fanno viaggiare nella realtà con la leggerezza della fantasia.

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