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La mia libreria - Giugno

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Giugno.

É volato. É andato via alla velocità della luce. Mentre le pagine questa volta sono girate a rilento.

Ho scelto tre libri completamente diversi tra loro, personali e autobiografici, forse per questo non c'é nulla che li accomuna: esperienze di vita che non hanno modo d'incrociarsi.

Uno, in particolare, mi ha ispirato. E si, sto seguendo quasi per filo e per segno quello che mi ha insegnato. Vediamo se capite quale dei tre...vediamo se leggendolo potrebbe ispirare anche voi.


L'ARTE DI CORRERE - Murakami


Appena si é potuto tornare a correre senza restrizioni, mi sono imbattuta in questo libro. Murakami decide di raccontare la sua passione per la corsa in questa autobiografia che ti porta tra le strade -col fiatone- assieme a lui.

Consiglio: se non conoscete Murakami, vorrete trovare una foto per dare un volto a colui che leggete. E si, in certi tratti vi chiederete: ma l'ha fatto davvero???

Giudizio personale: sotto certi aspetti è un libro molto interessante. Non nascondo che, quando l'ho comprato, cercavo disperatamente delle motivazioni per uscire ad allenarmi. Ho sempre detestato correre senza una palla in mano, e per questo credo di aver riposto troppe aspettative in queste pagine. È stato sicuramente bello entrare nella mente di Murakami, ma il libro non é niente di estremamente speciale. È ammirevole la sua passione e l'infinita dedizione, ma non mi ha fatto venire voglia di mettermi le scarpe per macinare chilometri. Se siete amanti della corsa, forse lo apprezzerete più di me.


I'LL SHOW YOU - Derrick Rose


N.B.: questo libro è in lingua inglese.

Se si è amanti del basket, sicuramente l'autore non ha bisogno di introduzioni, e nemmeno la sua storia a dir poco travagliata. Derrick in questo libro si mette a nudo e si racconta, in modo semplice e sincero. È un viaggio attraverso la sua vita, fa scoprire cose che non si sapevano, e ti fa entrare nella sua intimità.

Consiglio: leggetelo.

Giudizio personale: ho ben poco da dire a riguardo di questo libro. L'ho trovato bellissimo, perché mi ha mostrato un Rose che conoscevo poco. Sicuramente nel leggerlo mi sono chiesta mille volte "come sarebbe stato se non si fosse fatto male così tante volte".

Ma la cosa più bella -in assoluto- di queste pagine, è vedere e percepire come lui abbia "abbracciato" il suo destino, cercando di trarne sempre il meglio. Ai giovani mostriamo sempre quelli che sono atleti eccezionali, con carriere impressionanti. Mentre io credo che nulla sia più d'esempio di uno che aveva tutto, TUTTO, PER ESSERE TRA I MIGLIORI DI SEMPRE, e s'è ritrovato a combattere altre battaglie -vincendole.


PROJECT 333 - Courtney Carver


N.B.:questo libro è in lingua inglese.

Mi sono imbattuta in questo libro quasi per sbaglio, guardando su Netflix un documentario chiamato 'MINIMALISM' (che tra le altre cose vi consiglio).

A Courtney viene diagnosticata una brutta malattia, la sclerosi. Invece di abbattersi, cambia completamente il suo modo di vivere, rendendolo -appunto- minimal, traendone beneficio. E da cosa parte? dal suo armadio. Nel suo Project 333, sceglie 33 cose da vestire ogni 3 mesi.

Abbiamo gli armadi pieni di vestiti, oggetti, scarpe, ed è scientificamente provato che ne usiamo solo un 20%. Ti rendi conto?

Consiglio: trovate il modo di leggerlo, perché fa aprire gli occhi su tantissime tematiche importanti.

Giudizio personale: l'ho trovato così interessante che ho deciso di farlo mio. Questo è il libro di cui vi parlavo all'inizio. Ho svuotato gli armadi, e tenuto 33 cose. Ma la cosa migliore è che mi sono resa conto di quante cose inutili avevo. Il libro ti guida passo per passo. E ognuno è libero di adattarlo alle proprie esigenze.

Una bella esperienza, ma perché farla? Per rendersi conto di quante cose usiamo per riempire degli spazi vuoti (interiori ed esteriori) che invece stanno bene così come sono: vuoti.


Ve l'avevo detto che questo mese la scelta dei libri è stata strana. Se qualcuno fosse interessato a Project 333 ma non conosce l'inglese, può scrivermi - mandarmi un'email. Sarò felice di condividere la mia esperienza con ognuno di voi.


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